Si inaugura domenica alle ore 16.30, presso la sala conferenze della Libreria Rinascita, la mostra
Concepita come un tour per lo sviluppo della cultura del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia della natura,
Henrica van Velzen olandese di nascita, vive tra Roma e Massignano dove ha il suo atelier. La sua creatività è paradossalmente stimolata dalla disattenzione dell’uomo e dai suoi scarti che abbrutiscono spiagge, spazi verdi e foci dei fiumi. Nelle sue opere pittoriche e scultoree si rincorrono, così, paesaggi di spazzatura, plastiche, lattine, resti del lavoro dei campi e rifiuti di ogni genere: tutto quello che invade, come come nuovo nemico, i nostri spazi. Nelle sue passeggiate lungo la Riviera delle Palme e le foci dei fiumi della Bassa Marca, raccoglie campioni e li cataloga in contenitori di fortuna, eletti a cornici del disfacimento. Per lenire la sua sofferenza e non limitarsi solo alla denuncia tout court, Henrica intraprende un processo di affinamento delle sue emozioni più ruvide e trasforma le visioni materiali in valori immateriali. E' un processo di sublimazione, il suo, lungo un sentiero creativo che si distanzia dal puro compiacimento delle forme visive policrome e trova un nuovo approccio al messaggio artistico attraverso un' ironica storicizzazione del passaggio dell'uomo. Non a caso lei intreccia con i suoi strumenti la tela di una nuova preistoria. E dagli scarti nascono nuove forme che comunicano l'ansia di fermare lo scempio, sul quale spesso stende, pietosa, una mano di colore: il bianco, come sudario.
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